Quando il mobile sostituisce la parete: una soluzione sartoriale che armonizza gli ambienti
Dare nuova forma agli spazi domestici significa non solo scegliere colori, luci, mobili e
materiali da utilizzare, ma anche lasciarsi guidare verso soluzioni innovative che permettano la metamorfosi degli spazi.
La sostituzione delle pareti con mobili o armadiature è frutto di uno studio minuzioso dei bisogni del cliente e caratteristiche degli spazi da trasformare.
Scopriamo in cosa consiste e quali vantaggi offre questo tipo di scelta.
L’armadio si fa parete, per un colpo d’occhio armonioso, lineare e pulito
Sostituire una parete non portante con uno o più mobili consente di dividere gli ambienti in modo originale, trasformandosi anche in una gradevole sorpresa.
Ne è prova una nostra recente realizzazione per uno splendido attico del bellunese: qui, la conformazione degli spazi e le caratteristiche strutturali della zona notte hanno consentito di sostituire le pareti fra camere e corridoio con un ampio armadio.
Il mobile ha assunto un duplice, fondamentale ruolo: quello di tramezza, di parete divisoria in tutto e per tutto, e quello di spazio contenitivo condiviso, essendo accessibile da entrambi i lati degli spazi comunicanti.
Le porte a filo del mobile, integrate e quindi invisibili alla vista, quasi non si distinguono da quelle che permettono a corridoio e camere di comunicare: elemento che le “identifica”, infatti, è solamente la maniglia necessaria per aprirle.
Esteticamente pregevole, funzionale, ma anche molto confortevole: va sottolineato, infatti, che questa tipologia di armadiature è perfettamente insonorizzabile.
Una cura aggiuntiva per soddisfare le esigenze di chi necessita di totale silenzio per un sano e corretto riposo.
Una soluzione totalmente flessibile e sartoriale
Oltre che nella recente realizzazione di cui sopra, Bortoluzzi ha sfruttato questo escamotage molte volte negli anni: ad esempio, nel progetto in collaborazione con l’architetto De Moliner, risalente al 2013.
Grazie alla soluzione della parete-armadio, come abbiamo visto, possono essere eliminate le ingombranti tramezze. Viceversa, è possibile progettare questa tipologia di armadiatura anche per dividere ambienti evitando la costruzione di muri.
Un esempio è rintracciabile in questa antica casa nel centro di Padova. Qui, cucina e dining room sono state piacevolmente definite da un grande mobile bifacciale su misura, sovrastato da un vetro “invisibile” per evitare la diffusione di odori e allo stesso tempo dare continuità agli spazi.
Nelle foto che seguono, invece, la porta a scomparsa è parte integrante del grande mobile che caratterizza questo elegante salotto: divide in maniera discreta la zona giorno dalla zona notte celando con garbo l’accesso al corridoio.
In conclusione: estremamente flessibile, studiata e affinata in anni di esperienza, perfetta per soddisfare le più diverse esigenze dei committenti, questa soluzione ci parla di sartorialità e di cura del dettaglio.