Il posto di lavoro più bello? Casa tua.
Protagonista dei nostri nuovi stili di vita, lo smart working non è solo una necessaria modalità lavorativa, ma una grande opportunità per migliorare il nostro benessere psicofisico. Un risultato che si può ottenere esclusivamente con uno spazio di lavoro ben progettato e che soddisfi le nostre particolari esigenze. Con le soluzioni e i consigli di Bortoluzzi, è possibile trasformare la postazione dove passiamo buona parte della giornata per studiare, lavorare e creare in un ambiente confortevole, piacevole e che rispecchi la nostra personalità.
Eccovi due esempi, tra le tante idee Bortoluzzi, per giungere a una sintonia perfetta tra spazi e design, tecnologia e benessere personale.
Ispirata a un codice progettuale essenziale e più disinvolto, la prima composizione è imperniata sul fascino industriale della scrivania svizzera EDU disegnata per Vitra da Charles & Ray Eames nel 1949. Il gioco dei pannelli colorati, il piano in betulla naturale e l’altezza regolabile ne fanno un componente estremamente integrabile in ogni ambiente e concept.
Per l’illuminazione, perché non aprire una Parentesi di Flos? Una lampada con infinite possibilità di regolazione, a luce diretta, con il corpo illuminante che scorre verticalmente su un rigoroso tubolare di acciaio sagomato.
Per completare la prima proposta, lasciamoci affascinare dal curioso intreccio di righe e tonalità mediterranee del tappeto “Round Mirage Nude” di GAN, in lana neozelandese, intessuto a mano dagli artigiani valenciani.
Per chi predilige l’eleganza delle forme, tre must del design d’eccellenza.
Progettata nel 1959 da Bodil Kjær per l’azienda danese Karakter | Cassina, la più iconica tra le scrivanie è famosa, oltre che per la purezza del suo design che sembra farla fluttuare nell’aria, per essere la “scrivania di James Bond” nei primi tre film della saga.
La lampada Theia fonde insieme luce e ombra. Basterà ruotare le due semisfere attorno all’asse centrale per utilizzarla come lampada da lettura o, puntandola sulle pareti, per creare atmosfere più calde e romantiche.
I più bei capolavori, da sinistra a destra. L’originale collezione di tappeti “Firenze”, nata dalla collaborazione tra Sebastiano Tosi e Lapo Ciatti, rende omaggio ad alcune meravigliose opere d’arte che possiamo solo ammirare guardando in su. Per la nostra postazione non abbiamo dubbi: la magnificenza raffigurante il soffitto della Sagrestia Nuova nella Basilica di San Lorenzo.