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alternanza scuola lavoro

Grazie Martina!

alternanza scuola lavoro

Allora Martina, come è andata?
Ottimamente, esperienza più che positiva. Svolgere il periodo di alternanza scuola lavoro durante l’estate della quarta superiore è secondo me il momento migliore per entrare in contatto con il mondo del lavoro. Si sono raggiunte maturità e competenze necessarie per inserirsi nel miglior modo in azienda.

E l’esperienza in Bortoluzzi?
Estremamente formativa, sia da un punto di vista professionale che umano. In particolare, ritengo che questo secondo aspetto sia stato per me il più motivante durante tutto il percorso. Sono felice di aver svolto la mia esperienza scuola lavoro qui perchè ho avuto un buon rapporto con tutti i colleghi fin dall’inizio e questo ha favorito il mio miglior inserimento all’interno dell’azienda, una realtà del tutto nuova per me. Questo è stato un aspetto che credo abbia contribuito molto a rendere questa esperienza così formativa.

Differenze con la scuola?
In classe non capita spesso di poter affrontare attività di gruppo. Averlo potuto fare in azienda, per raggiungere obiettivi comuni, mi ha dimostrato che il lavoro del singolo è importante quando viene inserito in un quadro più ampio, e che la collaborazione fra i vari elementi in uno stesso team è fondamentale.

Secondo te ci sono caratteristiche che agevolano l’esperienza dell’alternanza scuola lavoro?
Sì, credo che esistano delle particolari caratteristiche che possono favorire quest’esperienza. Secondo il mio parere, lo stagista non dovrebbe essere timido, ma saper crear discorsi e sapersi esprimere nel miglior modo, soprattutto perché si interagisce con persone adulte.

Alcuni esempi?
La curiosità, rivolta verso ogni aspetto di questo lavoro in modo da poter apprendere il più possibile. La sensibilità è un’altro importante fattore, in quanto, grazie a questa, si è in grado di comprendere con maggiore facilità i consigli e svolgere nel modo più giusto i lavori richiesti e con maggior successo, non restando nelle banalità. Non è necessario conoscere già pienamente questo settore perchè lo scopo dell’alternanza è proprio quello di conoscere e imparare in azienda. Può sicuramente agevolare la conoscenza di programmi riguardanti il settore come Autocad, Skecthup e Photoshop.

A chi consiglieresti uno stage in un’azienda di arredamento e design come Bortoluzzi?
A chi è curioso, sensibile, di buon gusto e soprattutto interessato. Si deve avere una mente aperta, osservare sempre la positività, pensare in modo diverso e divertirsi, perché in questo modo si riesce a creare qualcosa di diverso.

Restando nella tua esperienza specifica, quali caratteristiche ritieni indispensabili per lavorare in Bortoluzzi?
Beh, sicuramente la grinta, l’entusiamo e la volontà di svolgere il lavoro che ti viene affidato. Non è stato un passatempo: Bortoluzzi mi ha affidato incarichi concreti e utili ai suoi clienti, contando sulla mia puntuale collaborazione professionale. Come ho detto prima, questo mi ha fatto sentire valorizzata e responsabilizzata, e ho voluto ricambiare con il massimo impegno, secondo le mie capacità.

Qual è stato il rapporto tra competenze teoriche ed esperienza diretta in azienda?
In prima persona non avevo molte competenze per questo settore nello specifico, ma soltanto in generale. In azienda, però, mi hanno fatto notare che una particolare sensibilità per quanto riguarda i materiali e le scelte di questi, che non sapevo di avere. Ho appreso molto nella parte più tecnica, nella quale ero sicuramente più carente e ho potuto incrementare quella più artistica partecipando al progetto di cinque appartamenti a Venezia. Ho ricercato e proposto tessuti e materiali secondo una già svolta collocazione degli ambienti e del relativo arredamento. Per me non è stata un’esperienza fine a se stessa, ma con questo progetto ho visto realizzato un mio contributo e sono riuscita a mettere in pratica le mie conoscenze. Il tutto mi ha portata ad evolvere le mie competenze, soprattutto ascoltando i ragionamenti svolti dalle figure a me vicine, le loro spiegazioni e consigli.

Giudizio finale?
Al termine di questa esperienza ho potuto mettere in discussione me stessa e il mio operato: dalla maturità con cui ho dovuto imparare ad affrontare piccole difficoltà quotidiane, alla necessità del rispetto delle regole e degli orari, fino alla scelta di proseguire anche dopo la scuola lo stesso percorso intrapreso in questo mese. Quindi ritengo che questa esperienza sia stata estremamente formativa per me, in particolare perchè mi ha fornito degli utili strumenti per il futuro personale e professionale.